BENELLI PASION
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BENELLI PASION
Ripassando un nuovo catalogo benelli, ho appreso con piacere che la prestigiosa marca Urbinate ha rimesso, credo già da qualche anno, in listino una riedizione moderna del vecchio 121 - sl80, per altro anche a prezzi concorrenziali (poco oltre i mille euro).
Non ho avuto modo di averlo in mano e di provarlo, ma se si tratta di una riedizione del glorioso 121, a lume di naso mi sembra un'operazione azzeccata: io infatti già posseggo un 121 degli anni '70 del secolo scorso e devo dire che è assolutamente perfetto: non si è mai inceppato e non ha perso mai un colpo (eppure ne ho sparati tantissimi), a differenza del Montefeltro, che invece, specie i primi anni, mi ha fatto parecchio tribolare e che comunque ancora oggi, sia pure molto più raramente, si inceppa e non ricarica la cartuccia in canna.
La canna integrata con il fodero, poi, mi sembra che conferisca all'insieme dell'arma maggiore robustezza e precisione, evitando o diminuendo tantissimo vibrazioni e torsioni della stessa (presenti invece negli altri benelli); inoltre, la mancanza di testina rotante rende la ripetizione del colpo ancora più veloce ed anche più semplice e quindi robusto il sistema "otturatore". Forse l'unico neo è rappresentato dal maggior costo delle canne e dal loro smontaggio (un po più complesso), anche se con l'abitudine l'inconveniente appare essere limitato.
Infine, il prezzo effettivamente molto più basso degli altri benelli, mi può far pensare all'impiego di materiali più scadenti oppure ad una minor cura nella produzione ed assemblaggio dei componenti, che forse possono avvenire anche all'estero o comunque essere delocalizzati.
Poichè è un'arma che affettivamente mi interessa molto, vi prego di darmi ulteriori notizie, qualora qualcuno che legge ne fosse già in possesso.
grazie
Non ho avuto modo di averlo in mano e di provarlo, ma se si tratta di una riedizione del glorioso 121, a lume di naso mi sembra un'operazione azzeccata: io infatti già posseggo un 121 degli anni '70 del secolo scorso e devo dire che è assolutamente perfetto: non si è mai inceppato e non ha perso mai un colpo (eppure ne ho sparati tantissimi), a differenza del Montefeltro, che invece, specie i primi anni, mi ha fatto parecchio tribolare e che comunque ancora oggi, sia pure molto più raramente, si inceppa e non ricarica la cartuccia in canna.
La canna integrata con il fodero, poi, mi sembra che conferisca all'insieme dell'arma maggiore robustezza e precisione, evitando o diminuendo tantissimo vibrazioni e torsioni della stessa (presenti invece negli altri benelli); inoltre, la mancanza di testina rotante rende la ripetizione del colpo ancora più veloce ed anche più semplice e quindi robusto il sistema "otturatore". Forse l'unico neo è rappresentato dal maggior costo delle canne e dal loro smontaggio (un po più complesso), anche se con l'abitudine l'inconveniente appare essere limitato.
Infine, il prezzo effettivamente molto più basso degli altri benelli, mi può far pensare all'impiego di materiali più scadenti oppure ad una minor cura nella produzione ed assemblaggio dei componenti, che forse possono avvenire anche all'estero o comunque essere delocalizzati.
Poichè è un'arma che affettivamente mi interessa molto, vi prego di darmi ulteriori notizie, qualora qualcuno che legge ne fosse già in possesso.
grazie
beccacciaio- Cacciatore
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Re: BENELLI PASION
Domani debbo andare a Bagheria......un salto dall'armiere e ti faro' sapere.Ciao da Nello.
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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Re: BENELLI PASION
Ciao Alberto.....ho visto il Benelli pasion......discreto e rievocativo nel suo insieme.giudico solo discreto il fucile a causa di errori che secondo me la casa urbinate(entrata nella holding Beretta)propone volutamente a scopo commerciale(solo € 1100 da scontare):
1)I legni anche se in noce sono finiti a olio(escamotage da mobilieri quando vogliono vendere un mobile a basso prezzo.)Il legno di per se ha un costo......ma è la lavorazione di finitura dello stesso che porta al prezzo finale.
2)La carcassa è rifinita bene ed è in acciaio(robustezza intrinseca autentica),che stona un po' con i legni per le ragioni sopra citate(sempre secondo un mio giudizio).
3)Il peso con canna 70 è elevato 3,3Kg.(Una volta era accettabile.....ma il progresso offre sul mercato qualcosa di piu' accettabile).
4)Meccanicamente è eccellente.
Secondo me la Benelli,cosi come la Franchi hanno perso la loro progettualita'e personalita' in nome di una segmentazione di mercato che la casa madre(Beretta) decide di dare ai prodotti della Holding,proprio per evitare concorrenze interne e offrire i propri prodotti a tutte le fascie di clienti.Quindi la Franchi....per la leggerezza, proponendola in una fascia media.La Benelli.......per l'inerziale(una forma di specializzazione) sempre in fascia media.Al Top di tutto.......ovviamente Beretta!!!.E pensare che la Franchi negli anni 60 era per qualita' dei suoi prodotti il massimo.....e continuo a pensare che la Benelli fino a pochi anni fa' era il top degli inerziali che ha messo in dubbio in fatto di funzionalita' i lungo rinculo e anche i presa-gas.
Parlando con l'armiere,quest'ultimo mi riferisce che la Benelli sta puntando tutte le sue forze sul calibro 20......non è forse un tentativo da parte di Beretta di sfuttare i marchi per le varie nicchie di mercato? Ciao da Nello.
ps......insomma Alberto un po' come le vetture di fascia media che pur con qualche differenza.......alla fine sono tutte uguali!!!!
1)I legni anche se in noce sono finiti a olio(escamotage da mobilieri quando vogliono vendere un mobile a basso prezzo.)Il legno di per se ha un costo......ma è la lavorazione di finitura dello stesso che porta al prezzo finale.
2)La carcassa è rifinita bene ed è in acciaio(robustezza intrinseca autentica),che stona un po' con i legni per le ragioni sopra citate(sempre secondo un mio giudizio).
3)Il peso con canna 70 è elevato 3,3Kg.(Una volta era accettabile.....ma il progresso offre sul mercato qualcosa di piu' accettabile).
4)Meccanicamente è eccellente.
Secondo me la Benelli,cosi come la Franchi hanno perso la loro progettualita'e personalita' in nome di una segmentazione di mercato che la casa madre(Beretta) decide di dare ai prodotti della Holding,proprio per evitare concorrenze interne e offrire i propri prodotti a tutte le fascie di clienti.Quindi la Franchi....per la leggerezza, proponendola in una fascia media.La Benelli.......per l'inerziale(una forma di specializzazione) sempre in fascia media.Al Top di tutto.......ovviamente Beretta!!!.E pensare che la Franchi negli anni 60 era per qualita' dei suoi prodotti il massimo.....e continuo a pensare che la Benelli fino a pochi anni fa' era il top degli inerziali che ha messo in dubbio in fatto di funzionalita' i lungo rinculo e anche i presa-gas.
Parlando con l'armiere,quest'ultimo mi riferisce che la Benelli sta puntando tutte le sue forze sul calibro 20......non è forse un tentativo da parte di Beretta di sfuttare i marchi per le varie nicchie di mercato? Ciao da Nello.
ps......insomma Alberto un po' come le vetture di fascia media che pur con qualche differenza.......alla fine sono tutte uguali!!!!
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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Re: BENELLI PASION
ottime riflessioni Nello !!!
peccato per Benelli, in teoria, l'operazione PASION poteva avere ben altre potenzialità per chi come me conosce bene il suo antenato 121; purtroppo, la Beretta ci ha messo il suo legittimo zampino e sta impedendo a Benelli, ma soprattutto a Franchi di continuare nei meritati successi del passato..... se penso come si è ridotta quest'ultima vecchia, grande, gloriosa casa costruttrice......
Ma ancora di più mi dispiace per Bernardelli, da tempo passata sotto mano Turca, che non possiede più quella personalità di un tempo, ma dei vecchi modelli ha conservato solo il nome... dubito anche la qualità e la cura costruttiva.
peccato per Benelli, in teoria, l'operazione PASION poteva avere ben altre potenzialità per chi come me conosce bene il suo antenato 121; purtroppo, la Beretta ci ha messo il suo legittimo zampino e sta impedendo a Benelli, ma soprattutto a Franchi di continuare nei meritati successi del passato..... se penso come si è ridotta quest'ultima vecchia, grande, gloriosa casa costruttrice......
Ma ancora di più mi dispiace per Bernardelli, da tempo passata sotto mano Turca, che non possiede più quella personalità di un tempo, ma dei vecchi modelli ha conservato solo il nome... dubito anche la qualità e la cura costruttiva.
beccacciaio- Cacciatore
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Re: BENELLI PASION
Ciao Alberto....prova a guardare il tuo 121 a livello dei legni e fai la differenza con il Pasion sopratutto a livello della compattezza degli stessi e della finitura finale che gli consentono di rimanere impermeabili e per quanto possibile anti graffio.
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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Re: BENELLI PASION
ho studiato ed ho appreso qualcosa in più sul Pasiòn: il nome accentatato tradisce la sua vera origine, la Spagna, è lì infatti che il Pasiòn viene prodotto con il marchio Benelli. La circostanza spiega quindi molte cose e mi fa capire che l'operazione mira soprattutto a cercare, non qualità, come era auspicabile, ma semplicemente di rastrellare clienti interessati alle fasce più economiche di prodotto.....
Su altri forum, impostando il nome del modello, ho letto discussioni i cui contenuti risultavano piuttosto contrastanti e comunque prevalevano di poco i giudizi negativi fondati appunto sulla mediocre qualità dei materiali.
Ho poi scoperto che il Pasiòn ha un fratello gemello in casa Beretta, ancora più economico e quindi probabilmente fabbricato anche esso all'estero ovvero con materiali economici: ebbene, i giudizi sull'ES 100, questo il suo nome, erano sui forum visitati ancora più negativi.
Ed allora, mi viene spontanea una riflessione o meglio una domanda: perchè tutto ciò?
Non conosco da vicino il Raffaello, ma conosco invece molto bene il Montefeltro, che impiego spessissimo nel calibro 20; ma solo perchè il 121 in mio possesso è solo nel calibro 12, altrimenti, non avrei assolutamente dubbi in merito: 121, 121 ed ancora 121.
Su altri forum, impostando il nome del modello, ho letto discussioni i cui contenuti risultavano piuttosto contrastanti e comunque prevalevano di poco i giudizi negativi fondati appunto sulla mediocre qualità dei materiali.
Ho poi scoperto che il Pasiòn ha un fratello gemello in casa Beretta, ancora più economico e quindi probabilmente fabbricato anche esso all'estero ovvero con materiali economici: ebbene, i giudizi sull'ES 100, questo il suo nome, erano sui forum visitati ancora più negativi.
Ed allora, mi viene spontanea una riflessione o meglio una domanda: perchè tutto ciò?
Non conosco da vicino il Raffaello, ma conosco invece molto bene il Montefeltro, che impiego spessissimo nel calibro 20; ma solo perchè il 121 in mio possesso è solo nel calibro 12, altrimenti, non avrei assolutamente dubbi in merito: 121, 121 ed ancora 121.
beccacciaio- Cacciatore
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Re: BENELLI PASION
beccacciaio ha scritto:ho studiato ed ho appreso qualcosa in più sul Pasiòn: il nome accentatato tradisce la sua vera origine, la Spagna, è lì infatti che il Pasiòn viene prodotto con il marchio Benelli. La circostanza spiega quindi molte cose e mi fa capire che l'operazione mira soprattutto a cercare, non qualità, come era auspicabile, ma semplicemente di rastrellare clienti interessati alle fasce più economiche di prodotto.....
Su altri forum, impostando il nome del modello, ho letto discussioni i cui contenuti risultavano piuttosto contrastanti e comunque prevalevano di poco i giudizi negativi fondati appunto sulla mediocre qualità dei materiali.
Ho poi scoperto che il Pasiòn ha un fratello gemello in casa Beretta, ancora più economico e quindi probabilmente fabbricato anche esso all'estero ovvero con materiali economici: ebbene, i giudizi sull'ES 100, questo il suo nome, erano sui forum visitati ancora più negativi.
Ed allora, mi viene spontanea una riflessione o meglio una domanda: perchè tutto ciò?
Non conosco da vicino il Raffaello, ma conosco invece molto bene il Montefeltro, che impiego spessissimo nel calibro 20; ma solo perchè il 121 in mio possesso è solo nel calibro 12, altrimenti, non avrei assolutamente dubbi in merito: 121, 121 ed ancora 121.
Ciao Alberto...secondo me che il prodotto sia costruito in Spagna non vuol dire necessariamente che il fucile in questione sia mediocre nei materiali in quanto la Spagna ha una tradizione armiera degna di nota il cui asso nella manica è dato solamente dalla robustezza......peccando invece proprio nella eleganza e nelle finiture delle proprie armi con qualche sbavatura e sopratutto hanno una vocazione adatta a chi usa le armi senza preoccuparsi troppo ne' della manutenzione ne' dell'estetica e neanche che dopo una battuta di caccia i graffi lascino delle firme in evidenza.Il vero motivo trainante che spinge le case armiere italiane a produrre i loro prodotti entry-level in Spagna è che.......la manodopera costa poco ed è qualificata quasi come quella italiana anche se improntata piu' sulla praticita' che sullo stile,aggiungi poi che il prodotto entry-level è destinato a chi usa il fucile al pari di una vanga e non si pone nemmeno il problema che il lato estetico possa avere la sua importanza....vedi che il gioco strategico di marketing risulta vincente.Sempre secondo un mio modestissimo parere in Spagna curano poco anche la rifinitura dei legni e questo incide nella formazione del prezzo finale.Nella realizzazione del prodotto la qualita' meccanica ha il suo effetto finale nei costi di realizzazione ma in modo marginale,ma cio' che incide nel prezzo finale è invece......la manodopera.Facendo un esempio basta guardare come sia eccessiva la differenza di prezzo tra due armi dello stesso modello pero' una finita in solo lucido e una riccamente intarsiata e sopratutto se personalizzata nei motivi estetici.Certo se poi nella gara di abbassare i costi,interveniamo con il lesinare sulla qualita' meccanica....il discorso cambia e questo vale sia in Spagna come pure in Italia e in ogni altra parte del mondo.Sono daccordo con te infine che all'interno di una holding in questo caso la Beretta possano verificarsi casi di sovrapposizione di modelli e per evitare che si possano causare concorrenze interne alla stessa azienda,peggiorino volutamente qualche modello che è sdoppiato in uno dei due marchi.Attualmente se uno vuole un fucile di classe italiano deve rivolgersi necessariamente alla produzione Fausti,Piotti ecc...ove nulla è lasciato al caso.
ps.......se un giorno la produzione armiera italiana in toto come marchi, invece dovesse spostarsi in Turchia(vedi in primis la Vincenzo Bernardelli...che una volta si fregiava del titolo " Il migliore fucile Italiano"....come si è ridotta proprio a livello qualitativo il suo catalogo),dove qualita, estetica e manodopera qualificata sono deficitarie in sommo grado......allora saremo veramente arrivati alla frutta!!!.Ciao da Nello
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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