Come erano in Sicilia....
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Come erano in Sicilia....
commenti a Nello.... soprattutto per il codice fotografico della fine dell'amore...
Re: Come erano in Sicilia....
Francesco....mio padre quando sente parlare di vestiario griffato a caccia,per quanto bello,funzionale e comodo possa essere e anche utile in alcuni tipi di caccia......a suo dire rappresentano un po' uno snobbismo di tipo"cosmetico" e gli viene un po' da ridere pensando come si andava a caccia in Sicilia e piu' precisamente nell' Agrigentino intorno alla prima meta' degli anni 60......solo con abiti consunti e logori......ma quel tipo di vestiario era l'unico concesso in quanto l'abito decente era riservato per l'ufficio e le festivita' e poi la vita rurale dell'epoca era quella,autentica, in quanto si viveva solo quella e non come quella che oggi ricerchiamo nei weekend come rifugio dalle "intemperie" della societa' moderna, presso i vari agriturismo sparsi in modo capillare in tutte le regioni,dopo esserci frastornati con le comodita' domestiche che solo apparentemente ci fanno vivere meglio.In queste foto mio padre ricorda che era nelle campagne di Campobello di Licata(AG) suo paese natio, all'apertura di caccia al coniglio selvatico del 15 agosto del 1966(data scritta tralaltro nel retro delle foto che non dovrebbe lasciare alcun dubbio sulla collocazione storica).....mio padre con molta nostalgia ricorda quell'apertura in quanto si era sposato nel dicembre del 1965 a 41 anni e da poco aveva appreso da mia madre che presto il loro nido si sarebbe arricchito di un terzo elemento in quanto San Francesco le aveva fatto la grazia che gli avrebbe portato a breve un figlio....(io anche se non ho mai capito.....perche' non hanno voluto piu' figli dopo di me ) e poi perche' quella è per lui la sua squadra storica in quanto escludendo il secondo(Luigi) da destra nella seconda foto.......hanno cacciato insieme per piu' di 25 anni e piu' precisamente fino al 1980.Per poi riformarne un'altra con me ancora ragazzino....... che è durata fino a due anni fa'.Le mangiate di fine caccia altra grande passione di quei tempi....con qualche bicchiere di troppo .Mio padre è quello con la coppola (ma non quello che è appoggiato al muro,che è uno zio di mio padre).Infine nell'ultima foto quella con il cuore "tagliato"........si tratta di una foto ancor piu' datata(intorno al 1960) dove mio padre era in compagnia di una fidanzata......allora la cultura rurale imponeva che se il futuro genero era un cacciatore(doveva innanzitutto fumare e se era "istruito" fumare sigarette "Macedonia") e....per forza di cose doveva accompagnare il futuro suocero a caccia (visto.... che in quegli anni e in quei luoghi era quasi sempre un cacciatore e al ritorno nella casa di caccia ....il piu' delle volte una "pagliera".......al genero era consentito incontrare la figlia,sempre sotto sorveglianza della "candela"(il piu' delle volte un fratellino della ragazza che aveva il compito di sorvegliare che i fidanzati....non ;ma il piu' delle volte questo ragazzino veniva abbindolato in qualche maniera e ......allora la coppietta .Ma quell'amore come vedasi dall'ultima foto non è durato tutta la vita .......e allora quella foto a forma di cuore......assumeva questo taglio
Ciao da Nello.
Ciao da Nello.
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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Re: Come erano in Sicilia....
caro nello,
quando torno in calabria,voglio cercare anch'io qualche foto di quei tempi (anni 50 e 60), se trovo qualcosa di interessante chiederò di metterla sul sito.
In effetti le atmosfere sono abbastanza simili a quelle calabresi, anche se in quel caso si parlava più che altro di lepri, quaglie e colombi all'apertura agostana. Per quanto riguarda le mangiate, penso anch'io che fossero simili: semplici e genuine, come chi vi partecipava, del resto.
Sono simili anche gli abbigliamenti utilizzati (mio padre la pensa e la pratica tutt'ora allo stesso modo del tuo e veste giacche, pantaloni e camicie forse esageratamente vecchie e semplici), io la penso un po diversamente, anche aiutato dalla modernità e dalle comodità attuali, ma sempre senza esagerare nell'inutile lusso e quindi nel prezzo; credo infatti che oggi si possa concedere qualcosa anche alla funzionalità e comodità senza spendere troppo e senza rischiare di essere scambiati per chi partecipa ad un party tra gentiluomini di campagna piuttosto che ad una semplice battuta di caccia.
Ovviamente, a quei tempi la situazione era diversa e quindi capisco mio padre e tuo padre; oggi invece, vorrei che lui vestisse in maniera diversa e più funzionale, visto che ce n'è la possibilità senza svenarsi.
quando torno in calabria,voglio cercare anch'io qualche foto di quei tempi (anni 50 e 60), se trovo qualcosa di interessante chiederò di metterla sul sito.
In effetti le atmosfere sono abbastanza simili a quelle calabresi, anche se in quel caso si parlava più che altro di lepri, quaglie e colombi all'apertura agostana. Per quanto riguarda le mangiate, penso anch'io che fossero simili: semplici e genuine, come chi vi partecipava, del resto.
Sono simili anche gli abbigliamenti utilizzati (mio padre la pensa e la pratica tutt'ora allo stesso modo del tuo e veste giacche, pantaloni e camicie forse esageratamente vecchie e semplici), io la penso un po diversamente, anche aiutato dalla modernità e dalle comodità attuali, ma sempre senza esagerare nell'inutile lusso e quindi nel prezzo; credo infatti che oggi si possa concedere qualcosa anche alla funzionalità e comodità senza spendere troppo e senza rischiare di essere scambiati per chi partecipa ad un party tra gentiluomini di campagna piuttosto che ad una semplice battuta di caccia.
Ovviamente, a quei tempi la situazione era diversa e quindi capisco mio padre e tuo padre; oggi invece, vorrei che lui vestisse in maniera diversa e più funzionale, visto che ce n'è la possibilità senza svenarsi.
beccacciaio- Cacciatore
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Re: Come erano in Sicilia....
Ciao Alberto.......quando si è avanti negli anni è difficile cambiare........sopratutto se dalle proprie decisioni si hanno avuto risultati e penso che mio padre e pure il tuo le hanno proprio avute.Spero di non urtare la suscettibilita' di nessuno......ma i cacciatori di quegli anni hanno fatto la storia della "Caccia Italiana"....quella vera!!! e non il "surrogato" offerto dalle aziende faunistico-venatorie,fatta da poche regole non scritte,magari troppo schiette....ma non meno nobili delle tanto decantate mitteleuropee,che è meglio non farle nostre in quanto non confacenti con lo spirito latino....purtuttavia si sa che l'italiano....guarda sempre l'erba del vicino
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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