Basta fucli sugli aerei...
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Basta fucli sugli aerei...
Tratto da l'"Arena.it"
Basta fucili e cartucce al seguito di cacciatori imbarcati sugli aerei: lo ha deciso il regolamento dell'Unione europea numero 185/2010 che stabilisce «disposizioni particolareggiate per l'attuazione delle norme fondamentali comuni sulla sicurezza dell'aviazione civile».
Entrerà il vigore il prossimo 29 aprile e vieta espressamente di trasportare sia nel bagaglio a mano, sia in quello da stiva, ogni tipo di armi da fuoco come pistole, rivoltelle, carabine e fucili, ma anche archi, balestre e frecce, fucili subacquei e lanciarpioni, fionde e catapulte e naturalmente tutte le componenti, munizioni e cartucce comprese, detonatori e inneschi, anche riproduzioni o imitazioni di pistole e fucili o di ordigni esplosivi.
L'elenco è dettagliato e riguarda anche articoli che nulla hanno a che vedere con l'attività venatoria, come piccozze per ghiaccio, attrezzature per arti marziali, mazze da baseball, trapani, seghe, saldatori.
Nel regolamento firmato per la Commissione europea dal presidente José Manuel Barroso, è precisato che con il tempo saranno sviluppati metodi e tecnologie per il rilevamento di esplosivi liquidi e sulla base delle esperienze acquisite saranno presentate proposte per rivedere le disposizioni in materia di controllo anche di liquidi, aerosol e gel.
Ma intanto, quanto deciso per i cacciatori, manda su tutte le furie Alessandro Salvelli, presidente della sezione veronese di Federcaccia, che raduna 4 mila doppiette, la metà di quelle presenti sulla nostra provincia. «Questo decreto, per la parte che riguarda i cacciatori, è un danno gravissimo per il turismo venatorio e per lo sport collegato all'utilizzo delle armi, come il tiro con la pistola, la carabina e l'arco. Mi chiedo come mai e da dove venga questo nuovo attacco, perché di questo si tratta, alla caccia», sbotta Salvelli, ricordando che dal punto di vista della sicurezza il nuovo provvedimento non ha alcune effetto in più rispetto a quanto già succede oggi.
«Infatti finora il cacciatore che si presenta all'aeroporto con fucile e munizioni si reca dalla polizia aeroportuale e ne denuncia il possesso consegnando l'arma e le cartucce. È la polizia a prendersi in carico tutto e a provvedere alla sistemazione nella stiva dell'aereo, dando mandato ai colleghi dell'aeroporto di arrivo di consegnare tutto ai proprietari. Tra l'altro», aggiunge Salvelli, «la componete deflagrante delle cartucce è molto limitata e sicuramente inferiore al carburante trasportato dall'aereo stesso».
Salvelli ha inviato nei giorni scorsi una lettera all'onorevole Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, in cui chiede il suo interessamento perché il regolamento venga «quanto meno ridiscusso in termini favorevoli per l'attività venatoria».
Il trasporto aereo di fucili e munizioni per la caccia interessa il 30 per cento degli appassionati italiani le cui mete preferite per sono i paesi dell'Est e del Nord Europa, la Spagna, e il Sud America.
Per capire perché i cacciatori non possano trovare sul posto armi e munizioni che servono, Salvelli spiega che «Ci sono difficoltà all'estero a trovare prodotti di qualità e mirati per le diverse pratiche venatorie».
«Meraviglia il fatto che sul regolamento dell'Ue ci sia stato il silenzio di molte associazioni venatorie, se si considera che il futuro della caccia è sempre più globalizzato e un provvedimento del genere è antistorico e assolutamente antieconomico in un momento in cui tante aziende sono in difficoltà», conclude.
Vittorio Zambaldo
Basta fucili e cartucce al seguito di cacciatori imbarcati sugli aerei: lo ha deciso il regolamento dell'Unione europea numero 185/2010 che stabilisce «disposizioni particolareggiate per l'attuazione delle norme fondamentali comuni sulla sicurezza dell'aviazione civile».
Entrerà il vigore il prossimo 29 aprile e vieta espressamente di trasportare sia nel bagaglio a mano, sia in quello da stiva, ogni tipo di armi da fuoco come pistole, rivoltelle, carabine e fucili, ma anche archi, balestre e frecce, fucili subacquei e lanciarpioni, fionde e catapulte e naturalmente tutte le componenti, munizioni e cartucce comprese, detonatori e inneschi, anche riproduzioni o imitazioni di pistole e fucili o di ordigni esplosivi.
L'elenco è dettagliato e riguarda anche articoli che nulla hanno a che vedere con l'attività venatoria, come piccozze per ghiaccio, attrezzature per arti marziali, mazze da baseball, trapani, seghe, saldatori.
Nel regolamento firmato per la Commissione europea dal presidente José Manuel Barroso, è precisato che con il tempo saranno sviluppati metodi e tecnologie per il rilevamento di esplosivi liquidi e sulla base delle esperienze acquisite saranno presentate proposte per rivedere le disposizioni in materia di controllo anche di liquidi, aerosol e gel.
Ma intanto, quanto deciso per i cacciatori, manda su tutte le furie Alessandro Salvelli, presidente della sezione veronese di Federcaccia, che raduna 4 mila doppiette, la metà di quelle presenti sulla nostra provincia. «Questo decreto, per la parte che riguarda i cacciatori, è un danno gravissimo per il turismo venatorio e per lo sport collegato all'utilizzo delle armi, come il tiro con la pistola, la carabina e l'arco. Mi chiedo come mai e da dove venga questo nuovo attacco, perché di questo si tratta, alla caccia», sbotta Salvelli, ricordando che dal punto di vista della sicurezza il nuovo provvedimento non ha alcune effetto in più rispetto a quanto già succede oggi.
«Infatti finora il cacciatore che si presenta all'aeroporto con fucile e munizioni si reca dalla polizia aeroportuale e ne denuncia il possesso consegnando l'arma e le cartucce. È la polizia a prendersi in carico tutto e a provvedere alla sistemazione nella stiva dell'aereo, dando mandato ai colleghi dell'aeroporto di arrivo di consegnare tutto ai proprietari. Tra l'altro», aggiunge Salvelli, «la componete deflagrante delle cartucce è molto limitata e sicuramente inferiore al carburante trasportato dall'aereo stesso».
Salvelli ha inviato nei giorni scorsi una lettera all'onorevole Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, in cui chiede il suo interessamento perché il regolamento venga «quanto meno ridiscusso in termini favorevoli per l'attività venatoria».
Il trasporto aereo di fucili e munizioni per la caccia interessa il 30 per cento degli appassionati italiani le cui mete preferite per sono i paesi dell'Est e del Nord Europa, la Spagna, e il Sud America.
Per capire perché i cacciatori non possano trovare sul posto armi e munizioni che servono, Salvelli spiega che «Ci sono difficoltà all'estero a trovare prodotti di qualità e mirati per le diverse pratiche venatorie».
«Meraviglia il fatto che sul regolamento dell'Ue ci sia stato il silenzio di molte associazioni venatorie, se si considera che il futuro della caccia è sempre più globalizzato e un provvedimento del genere è antistorico e assolutamente antieconomico in un momento in cui tante aziende sono in difficoltà», conclude.
Vittorio Zambaldo
Re: Basta fucli sugli aerei...
Ci mancava anche questa,pure terroristi siamo diventati ,certo che è l'emmesimo(se ce ne fosse ancora bisogno)all'attività venatoria con tutto ciò che comporta,già siamo in un momento di crisi e per tutta risposta invece di incentivare qualunque attività possa far circolare denaro ..........mettono ulteriori limitazioni!!
IN CHE MANI SIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Waidmannsheil
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giovanni anesa- Cacciatore
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Re: Basta fucli sugli aerei...
Non sei obbiettivo, dimentichi che aiutano il golf...
proprio ora che pianificavo un po' di giri venatori...
proprio ora che pianificavo un po' di giri venatori...
Re: Basta fucli sugli aerei...
Ciao Franz,se non estendono il divieto anche alle automobili,non ci sono problemi.
Waidmannsheil
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giovanni anesa- Cacciatore
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Re: Basta fucli sugli aerei...
beh sai... avrei un amico anche nel nord della germania... che avrei piacere di accompagnare, una volta nella vita, in una di quelle loro grandiose selezioni Mi girerebbe dover andare con il mio vecchio Pajero con già 230000km
Re: Basta fucli sugli aerei...
Ciao da Nello...........ragazzi...........é solo vietato trasportare i fucili a pallini,ma non armi per attentati terroristici,perche' nella foga del momento di ritirare il bagaglio i criminali potrebbero sbagliare arma e questo l'ITALIA del c.....non lo permette ,pero' é possibile negli aerei imbarcare il tritolo,per ridurre drasticamente i tempi di demolizione...........per poi incrementare l'imprenditoria nella ricostruzione . L'ITALIA IL PAESE DOVE NULLA SI PUO'.........MA TUTTO SI PUO'.Perche' meravigliarsi????
Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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Re: Basta fucli sugli aerei...
Ciao Nello... bentornato!!! Hai visto che il tuo figlioccio ha conseguito l'abilitazione... e Giovanni ed io andiamo a fare una bischerata Toscana!!!
Spero che ha te le cose vadano meglio... Ci mancavano i tuoi caustici interventi!!!
a presto
Franz
Spero che ha te le cose vadano meglio... Ci mancavano i tuoi caustici interventi!!!
a presto
Franz
Re: Basta fucli sugli aerei...
Amici,pericolo rientrato,come sempre è stata abilmente trovata la scappatoia,infatti ogni compagnia aerea può fare ciò che vuole.
Waidmannsheil
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giovanni anesa- Cacciatore
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Re: Basta fucli sugli aerei...
ADMIN,CORREGGA IL TITOLO........FUCILI E NON FUCLI
p.s............curare l'immagine innanzitutto!!!
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Nello Gentile- BARONE (=baro grosso)
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